LE NUOVE IDEE

Questa pagina nasce per contenere un programma, politico e sociale, che sento di dover esprimere in libertà perché credo sia giunto il momento di far sentire nuove voci e di far vedere nuovi volti, per far si che il nostro Paese torni ad essere nostro. Con l'aiuto di tutti coloro che lo vorranno potremo apportare modifiche, in linea ovviamente con il "canovaccio" da me ideato, perché in fondo questo è il programma che io propongo...Facciamo nascere un Movimento che si sovvenzioni con le idee e che circoli nel web come uno tsunami...


PROGRAMMA

LE RIFORME COSTITUZIONALI
Il Popolo sovrano vota i programmi, non i partiti. Coloro votati a sedere in Parlamento avranno la funzione di rappresentare tale volontà e di porre in essere tutti gli strumenti legali affinché tali programmi siano portati a compimento.

1)    Abolizione del bicameralismo. Una sola camera composta da 200 eletti a partire dai 18 anni.
2)    Sbarramento della partecipazione al Parlamento dei partiti al 5% dei voti ottenuti.
3)    Calcolo dei voti “ad personam” (1 voto per testa) e ottenimento dei seggi sull’effettiva percentuale dei voti ottenuti.
4)    Conferimento dei seggi all’interno delle singole liste solo in base all’effettiva graduatoria risultante dal voto espresso.
5)    Governo composto dalla rappresentanza di tutti gli eletti secondo le stesse percentuali in cui è suddiviso il Parlamento.
6)    Nomina dei candidati a capo del Governo da parte del Presidente della Repubblica, sulla base dei rappresentanti eletti, entro e non oltre il termine di 2 settimane dall’insediamento del nuovo Parlamento. L’eletto dovrà essere scelto con referendum anche telematico dal Popolo. Il periodo di vacanza sarà sostenuto, per l’ordinaria amministrazione, dal Presidente della Repubblica. Il Governo uscente sarà immediatamente licenziato.
7)    Nessuno potrà essere eletto per più di 2 mandati, anche non consecutivi, qualunque sia la durata delle singole legislature.
8)    Informatizzazione delle sedute camerali. Il popolo deve poter verificare quotidianamente il lavoro svolto dagli eletti.
9)    Possibilità del popolo di intervenire per bloccare eventuale promulgazione di leggi e/o decreti non inerenti ai programmi votati
Possibilità del Popolo di bloccare eventuali ostruzionismi da parte dell’opposizione. L’opposizione deve servire solo a migliorare i programmi proposti, non a bloccare il lavoro del Parlamento. Il popolo sarà considerato un "Consiglio dei Saggi" al posto del Senato.
10)             Eliminazione di Gazzette Ufficiali e siti informativi tecnicistici. Creazione di un unico sito di Stato, chiaro e comprensibile a tutti, che dia al cittadino la possibilità di interagire e di ricevere risposte.
11) Tv e radio pubblica con un solo canale, senza pubblicità e adibito solo all’informazione. Riadeguamento del canone.
12) Liberalizzazione dei canali TV e radio e assoluta libertà di stampa con abolizione dell’albo dei giornalisti.


PIANO DI TRASPARENZA ECONOMICA
Se non sappiamo cosa possediamo non possiamo sapere di cosa si può fare a meno. Se non sappiamo quale è il nostro valore non possiamo svilupparne la crescita. Bisogna tagliare gli eccessi per incrementare il bene di tutti.

1)    Censimento reale di tutti i beni pubblici.
2)    Dismissione e vendita di tutti i beni pubblici inutilizzati o di cui si evidenzia l’inutilità, con prelazione per le aziende private italiane. Il valore di vendita deve essere deciso in base al mercato e deve essere reso pubblico per conoscenza del Popolo che ha la titolarità del bene.
3)    Eliminazione di tutte le missioni all’estero delle nostre Forze Armate. Solo eventuali missioni finanziate dalla NATO o simili saranno consentite, purché mantengano il prevalente carattere di mantenimento e/o ripristino della pace .
4)    Dimezzamento delle Provincie con ricollocamento dei loro dipendenti in strutture idonee attualmente vacanti.
5)    Censimento di tutti gli enti amministrativi pubblici e abolizione di quelli inattivi da più di 1 mese con ricollocamento dei dipendenti in strutture di pubblica utilità (musei, biblioteche, scuole, assistenza)
6)    Retribuzione dei dirigenti pubblici commisurata a quella media nazionale di € 70.000,00 lordi annui. A tale retribuzione sarà affiancato un piano di bonus e incentivi annuo sulla base della verifica dei bilanci.
7)    I risparmi derivanti dal punto 6 saranno investiti “in toto” nella ricerca e sviluppo nei settori strategici per la crescita del Paese: territorio, turismo, cultura e arte.
8)    Tutti gli utili derivanti dallo sviluppo del punto 7 saranno investiti nei nuovi settori strategici: tecnologia e informatizzazione.
9)    I finanziamenti pubblici ai Partiti dovranno essere totalmente aboliti, sotto qualsiasi forma, applicando il referendum già approvato dal Popolo.
10)         Saranno consentite sottoscrizioni volontarie con un tetto massimo limitato, una sola volta l’anno, rese pubbliche da regolare documento fiscale ed effettuate solo da privati. Saranno illegali sottoscrizioni effettuate da persone giuridiche di qualsivoglia forma, anche di tipo associativo o senza scopo di lucro (Fondazioni, Associazioni e/o ONLUS).
11)         Saranno detraibili tutti i valori fiscali derivanti da spese, confutate da documento fiscale, di importo superiore a € 50,00, relative a: cultura e arte (nido, asilo, scuola, università, libri, musei, siti archeologici, concerti, mostre, cinema, viaggi, musica), trasporti (aerei, treni, navi, trasporti pubblici, taxi, auto collettive), salute (visite mediche, acquisto farmaci, ricoveri, assistenza ospedaliera e domiciliare, riabilitazione, medicina alternativa e/o naturale, medicina preventiva), abitazione (affitto, mutuo, mobili, elettrodomestici, ristrutturazione per adeguamento ecocompatibile, impianti energia alternativa). Le imposte relative a tali costi andranno a compensazione dell’imposta dovuta sul reddito.
12)         Riduzione delle aliquote IVA.
13)     Rivalutazione degli impianti industriali dismessi e incentivazione per la ristrutturazione di beni immobili storici, anche adibiti ad abitazione, con totale azzeramento della tassa sugli immobili.
14)     Formazione di commissioni distrettuali per il controllo capillare dei piani regolatori e dell’equilibrio idrogeologico degli insediamenti costieri e vicini a laghi, fiumi e pendii montuosi. Tali commissioni avranno potere di intervento e veto nelle situazioni considerate e valutate a rischio.
15) Gli istituti bancari potranno incrementare il loro capitale reinvestendo in azioni e/o obbligazioni solo una parte degli utili derivanti da Bilancio, fatti salvi i Fondi di riserva ordinaria e straordinaria a copertura del capitale sociale e degli oneri derivanti.
16)         Non potranno essere applicate imposte su tasse, statali, comunali o regionali, anche di importo soggetto a variabilità.
17)         Le tasse comunali relative a consumi di acqua e nettezza urbana saranno commisurati allo stato di famiglia e non ai metri quadri/cubi abitativi.
18)         La tassa sulla prima, seconda e successiva casa sarà pagata in base alle percentuali applicate dal comune di residenza, anche se saranno versate al comune di ubicazione dell’immobile. La tassa sulla prima casa non potrà superare il 2 del reddito annuale del nucleo familiare, a prescindere dalla rendita catastale della stessa. La tassa sulla prima casa sarà a totale beneficio degli introiti comunali.
19) Tutte le aziende private che investiranno sulla produzione, commercializzazione ed esportazione del “Made in Italy”, con un particolare riguardo a quanto derivi da Artigianato, Turismo, Agricoltura, Alimenti, Cultura, riceveranno benefici fiscali, sgravi doganali e parteciperanno alla ripartizione di Fondi comunitari specifici con trattamento prioritario.


LAVORO
L’argomento è prioritario in quanto il lavoro è elemento fondante di qualunque comunità. La presenza, lo sviluppo e la tutela dello stesso garantiscono la crescita e la dignità dell’individuo e della comunità intera. Il lavoro produce economia e l’economia deve produrre lavoro, non può esistere equazione diversa.
1)    Abolizione dei contratti a progetto, prestazioni occasionali, a chiamata (tranne stagionali, ma con limitazioni e procedure diverse). Le collaborazioni e/o consulenze dovranno essere disciplinate da P.IVA reali, dimostrabili, trasparenti, anche continuative ma equiparate a forniture con regolare contratto.
2)    Le assunzioni dovranno essere prevalentemente a tempo indeterminato, nella percentuale minima del 70% sul totale degli assunti. Il restante 30% a termine sarà regolato sulla base di effettive necessità aziendali. La formalizzazione di tali assunzioni sarà condizionata a un periodo formativo di prova della durata minima di 3 mesi, regolarmente retribuito, che consentirà all’azienda di valutare l’effettiva valenza del candidato all’assunzione. Le assunzioni a tempo indeterminato comporteranno uno sgravio fiscale e contributivo per l’azienda pari al 30% dell’ammontare sulla base delle retribuzioni da CCNL. Le assunzioni a tempo determinato comporteranno uno stipendio netto al dipendente maggiorato del 10% rispetto al contratto a tempo indeterminato e una maggiorazione del 20% per contributi e oneri spettanti all’azienda.
3)    L’età per l’accesso ai contratti di apprendistato sarà portata a anni 32 non compiuti, mentre quella per i contratti di formazione sarà portata a 35 anni non compiuti. All’apprendistato e al contratto di formazione, della durata massima di 2 anni (24 mesi) farà necessariamente seguito un contratto a tempo indeterminato. Non si potranno sommare apprendistato e formazione. La retribuzione per queste due tipologie di contratto sarà allineata ai CCNL e le aziende riceveranno sgravi fiscali e contributivi pari al 30% dell’ammontare dovuto. Le aziende che favoriranno l’accesso al lavoro dei giovani e che non supereranno con queste tipologie di contratto il 50% del totale delle loro assunzioni riceveranno un bonus fiscale di compensazione a fine anno pari al 3%.
4)    L’assunzione di over 40 o over 50  (donne, esodati, licenziati), sarà “premiata” con dei bonus aggiuntivi. Le aziende potranno favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di tali figure con contratti di formazione speciale (over 40) o tutoring (over 50), nei quali si aiuterà il dipendente al reinserimento nel mondo del lavoro o si sfrutteranno l’esperienza e le capacità di insegnamento per l’affiancamento alle figure da formare. Tali contratti non potranno superare la durata di 2 anni, saranno defiscalizzati per l’azienda e prevedranno una retribuzione commisurata al CCNL. Al termine dovranno necessariamente confluire in un contratto a tempo indeterminato, con i benefici di cui al punto 2.
5)    I contratti a termine potranno essere applicati solo da aziende con attività stagionale dimostrata. Nei casi di stagionalità lunga (da 8 a 10 mesi anche non consecutivi) potranno esserci contratti a termine per un massimo del 40% sul totale degli assunti. Nei casi di stagionalità corta (da 4 a 6 mesi, anche non consecutivi), le proporzioni saranno invertite, prevedendo un massimo del 60% di contratti a termine sul totale degli assunti. I contratti a termine seguiranno le regole fiscali del punto 2, con maggior aggravio per l’azienda e maggior retribuzione per il dipendente. Il dipendente assunto con contratto a termine ha diritto di prelazione per le assunzioni successive nello stesso ruolo e anche per assunzione in ruolo di livello inferiore o superiore purché della stessa tipologia. Il dipendente assunto con contratto a termine ha diritto di prelazione per qualunque nuova assunzione a tempo indeterminato venga messa in atto, senza perdere quello acquisito per le assunzioni successive con contratto a termine. Ciò serve a mantenere la continuità lavorativa ed evita il rischio di nepotismi.
6)    Il dipendente potrà decidere, immediatamente dopo la firma del contratto, se ricevere il TFR in busta paga o a fine rapporto. Il TFR in busta paga sarà rappresentato da un “anticipo produttività”, non comporterà tassazioni di alcun tipo e non potrà subire maggiorazioni in quanto non genererà interessi. Ogni anno subirà un aumento percentuale commisurato al “caro vita” ISTAT. Il dipendente con contratto a termine potrà decidere, di volta in volta, se ricevere il TFR in busta paga o in unica soluzione a fine rapporto.





WELFARE
Il sistema pensionistico è inaccettabile. Non ci sono fondi per supportarlo nè lavoratori che possano incrementarli. In egual misura non è accettabile che un contratto, firmato e accettato dalle parti all’inizio di un percorso lavorativo, sia continuamente rimesso in discussione a discapito delle classi più deboli.
1)    L’età pensionabile per uomini e donne non dovrà superare i 67 anni. Sono esonerati coloro che svolgono un’attività in proprio (artigianato, commercio), o intellettuale, o artistica che possono decidere di posticipare l’età pensionabile. Lo stesso dicasi nel caso in cui vogliano anticiparla, purché abbiano provveduto a coprire il gap contributivo con versamenti autonomi. In ogni caso non è possibile anticiparla prima dei 55 anni.
2)    Tutti coloro che opteranno per una pensione “privata” potranno decidere di versare i loro contributi, anche derivanti da lavoro dipendente, nel fondo che riterranno opportuno e nella misura che riterranno congrua. All’atto della firma di un contratto di lavoro dovranno essere messi a conoscenza dell’ammontare lordo dello stipendio, anno per anno, in modo da facilitare la decisione sulla misura del contributo. La loro pensione sarà calcolata sulla base dei loro versamenti maggiorati degli interessi maturati. In questo caso il lavoratore potrà decidere di andare in pensione quando lo riterrà opportuno, considerando un minimo di 20 anni di versamenti. Tale decisione non pregiudicherà l’eventualità di un nuovo contratto lavorativo.
3)    Le figure alternative per il welfare di cui al punto 2 dovranno presentare i loro programmi di ammortamento, tutela e garanzia ogni anno e saranno selezionati sulla base della trasparenza di bilanci, investimenti e solidità aziendale dimostrabile nel tempo. Dovranno altresì garantire al lavoratore che aderirà ai loro programmi per il welfare il rientro minimo del capitale versato.
4)    Le pensioni “pubbliche”, erogate al raggiungimento dell’età massima o di un minimo di 40 anni contributivi, non potranno essere inferiori al 70% della media degli stipendi percepiti (rientreranno nel calcolo tutte le retribuzioni percepite per minimo 2 anni consecutivi), rivalutati in base all’indice ISTAT. Le pensioni di reversibilità saranno pari al 65% di tale media e il cumulo con la pensione personale (sociale) non potrà superare il 70% suddetto. Pertanto una vedova/vo che percepisce una pensione di reversibilità (65%) potrà percepire una pensione personale (sociale) pari massimo al 5% della pensione del coniuge.
5)    Le pensioni sociali potranno essere percepite solo al raggiungimento dell’età pensionabile, non potranno essere reversibili, saranno “ad personam” e dovranno corrispondere all’ammontare minimo di uno stipendio CCNL (senza mai scendere al di sotto dei € 750,00 mensili rivalutati in base a indice ISTAT). Trattandosi di pensioni “ad personam” è consentito averne più d’una nello stesso nucleo familiare.
6)    Sarà favorito l’esodo verso forme di pensione “private”. I contributi versati prima di tale scelta saranno convogliati, nella misura del 70%, nei nuovi fondi prescelti senza nessun aggravio di spese. Il restante 30% resterà presso gli istituti di previdenza a copertura delle pensioni già maturate con il sistema classico e per portarle ad esaurimento.
7)    Non saranno consentiti patti di esodo pre termine tra azienda e lavoratore.
8)    Potranno essere riscattati ai fini del calcolo pensionistico gli anni di studio universitario regolarmente svolti e direttamente collegati all’attività lavorativa. I corsi universitari terminati fuori tempo per scarso rendimento dello studente non potranno essere presi in considerazione.


SANITA’ E ASSISTENZA SOCIALE
Viviamo in un Paese che invecchia irrimediabilmente e il cui tasso di natalità è praticamente pari allo 0%. Non abbiamo però le strutture idonee a fronteggiare questa situazione e il nostro sistema sanitario è lobbistico e iniquo.

1)    Creazione di centri distrettuali per l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili commisurati alle necessità numeriche del territorio di competenza. Tali centri avranno un presidio medico di 24h attingendo all’esubero di professionisti attualmente occupati quali medici di famiglia. I centri promuoveranno e favoriranno la formazione di addetti specializzati per l’assistenza domiciliare con monitoraggio costante del distretto di pertinenza.
2)    Trasformazione di distretti sanitari con scarsa affluenza in centri di Pronto soccorso plurispecialistici e centri di riabilitazione e assistenza specialistica.
3)    Abolizione di mandati di direzione sanitaria e di dirigenza di reparti a professionisti che abbiano raggiunto l’età pensionabile. Le dirigenze dovranno essere affidate secondo un criterio di meritocrazia legato alla ricerca e alla innovazione.
4)    Potranno essere prescritti solo farmaci generici e solo questi saranno distribuiti con SSN gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. Tutti i farmaci con marchio saranno a pagamento totale tranne i salvavita o per patologie croniche.
5)    Sarà favorita la maternità con incentivi per la nascita del secondo figlio e creazione di nidi e asili aziendali. Le aziende che favoriranno la creazione di tali strutture al loro interno riceveranno sgravi fiscali commisurati all’impegno assunto. Le strutture potranno essere affidate a terzi e potranno essere utilizzate anche da donne lavoratrici di altre aziende.

POLITICA E PARTITI
La politica è un’attività sociale che viene svolta per il bene della comunità. Si esplica attraverso l’associazione in partiti o movimenti, liberamente, favorendo la circolazione delle idee e lo sviluppo sociale con provvedimenti, regole, leggi in uno spirito dove il confronto aiuta il raggiungimento degli obbiettivi, non la loro distruzione.
1)    Non potranno presentarsi alle elezioni coalizioni tra partiti precostituite. Le campagne elettorali avranno pari visibilità sui mezzi di informazione pubblica senza nessun aggravio di spese per i candidati.
2)     Il Governo potrà essere sfiduciato non più di 3 volte consecutive. Conseguenza di ciò la nomina di un nuovo esecutivo e la remissione nelle mani del capo dello Stato per l’individuazione di nuovi due candidati da sottoporre al consenso pubblico con formula referendaria.
3)    Valutazione di metà mandato dell’azione del Parlamento e del Governo.
4)    Durante il servizio pubblico al Parlamento il cittadino riceverà un compenso commisurato a quello medio di un Dirigente (retribuzione non superiore a € 70.000,00 lordi annuali), compenso per il quale verserà i contributi relativi che contribuiranno a formare il montante ai fini pensionistici. Non potrà contemporaneamente continuare a svolgere l’attività precedente alle elezioni e, se derivante da lavoro dipendente, sarà reintegrato al termine del servizio pubblico svolto. Potrà invece chiedere un rimborso delle spese sostenute per l’attività di partito all’amministrazione interna del partito stesso, purché dimostrabile, congrua e ascrivibile in bilancio. Le spese derivanti invece dall’attività di parlamentare saranno rimborsate con una diaria prefissata e uguale per tutti. Nessun beneficio potrà essere perpetuato anche al termine dell’incarico pubblico.
5)    Solo gli organi di Stato che necessitano di particolari precauzioni legate alla sicurezza potranno di sporre di auto di Stato con relativa scorta (Presidente della Repubblica, Capo del Governo e Ministri, Presidente della Corte Costituzionale, Capo della Polizia di Stato e Comandante dell’Arma dei Carabinieri).
6)    Qualora il candidato eletto dovesse macchiarsi di comportamento illecito o contrario ai canoni di limpidezza morale richiesti per tale ruolo, sarà immediatamente rimosso e non potrà ricandidarsi. Qualora tali comportamenti dovessero essere legati al periodo di campagna elettorale, comporteranno anch’essi l’immediato allontanamento dall’incarico assegnato. Gli “errori di gioventù”  se sanati non potranno compromettere il ruolo in Parlamento.


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