mercoledì 28 novembre 2012

Il mondo è piccolo, come una biglia che rotola sul piano inclinato della vita


Questa storia comincia da un post su Facebook e dal mio libro, Colui che ritorna. Ho sempre pensato che in questo mio primo romanzo ci fosse una sorta di magia intrinseca. Sarà per l'argomento, sarà per come è nato, sarà per il messaggio che lascia, dove tutto è possibile, anche le coincidenze più assurde, affinché un destino si compia.
E' un libro che dà speranza, che lascia aperto il cuore e il desiderio. Quante volte ce lo siamo detti che nulla accade per caso? Quindi non è un caso che una mia amica d'infanzia, che non vedo da oltre trent'anni, sia mia amica su Facebook, non è nato forse per questo il social in questione? E non è un caso che lei abbia deciso di acquistare il mio libro per leggerlo.
Invece è del tutto casuale che io abbia incontrato sul web un'altra ragazza, conosciuta proprio per le mie chiacchiere sui libri, e che sia nata un'amicizia, virtuale stavolta.
Tutto questo è l'antefatto.
Ora capita che, alla vigilia della pubblicazione del mio nuovo romanzo, io abbia rinnovato la copertina di Colui che ritorna e l'abbia messo in vetrina. La mia amica reale mi scrive, mi dice che lo sta leggendo e che le piace. La mia amica virtuale mi scrive, e mi dice che ce l'ha in lettura nel suo ereader.
Un post, lo stesso, una riga dietro l'altra, una faccia francobollo sopra l'altra. E' così che si sono incontrate di nuovo due ragazze che non si vedevano da tanto tempo, e ho vissuto questa emozione in diretta.
Un post, un social network, un libro che parla di un incontro. La magia di un libro può anche essere questa.
Sed

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